Basi neurali della consapevolezza corporea: evidenze nei soggetti normali e nei pazienti con lesioni cerebrali
Partecipanti al progetto
- Berti Annamaria (Coordinatore)
- Pia Lorenzo (Ricercatore)
- Neppi Modona Marco (Ricercatore)
- Ricci Raffaella Giovanna Nella (Ricercatore)
- Sacco Katiuscia (Ricercatore)
Descrizione del progetto
Lo scopo del progetto era di studiare la Consapevolezza Corporea (CC) indagando la relazione tra CC, coscienza motoria ed effettiva esecuzione del movimento, sia in soggetti normali che in pazienti cerebrolesi. Abbiamo utilizzato compiti motori che consentono di valutare gli effetti della programmazione relativa ai movimenti di un arto sui parametri motori dell'altro arto. In particolare, è stato valutato l'effetto interferente dei movimenti di una mano (per es. la mano sinistra che esegue un cerchio) sulle traiettorie dell'altra mano (per es. la mano destra che esegue una riga). L'effetto di ovalizzazione dei cerchi che si nota in queste condizioni è noto come effetto di accoppiamento bimanuale (AB) (Franz et al. 1991). Nel primo esperimento, su soggetti normali, sono state utilizzate sia condizioni di effettiva esecuzione del movimento bimanuale che condizioni immaginative, dove il soggetto immaginava di fare cerchi con la mano sinistra mentre eseguiva righe con la destra. Considerando che il modello del controllo motorio di Wolpert et al. (1995) prevede la costruzione della consapevolezza motoria prima (e addirittura in assenza) dell'esecuzione del movimento ci aspettavamo un effetto di AB anche nelle condizioni immaginative. Sono state studiate anche le basi neurali dei compiti descritti (fMRI). Inoltre, in un secondo esperimento, gli effetti di AB in assenza di movimento di una delle due mani sono stati studiati in soggetti sani che dovevano eseguire righe con la mano destra e osservare cerchi eseguiti dalla mano dello sperimentatore in posizione egocentrica o allocentrica rispetto al soggetto per verificare se la vista di una mano estranea che esegue un movimento sia sufficiente per ottenere un AB sui programmi motori della mano del soggetto agente. Lo stesso effetto è stato anche studiato in pazienti cerebrolesi destri, affetti da una particolare forma di somatoparafrenia in cui la mano dello sperimentatore viene incorporata dal paziente