Dipartimento di Psicologia

Un numero crescente di ricerche indica che i cambiamenti climatici hanno gravi conseguenze negative per la salute mentale attraverso l'esposizione diretta a condizioni ambientali avverse, così come attraverso lo stress psicologico e l'ansia che può sorgere dal riconoscimento del cambiamento climatico come una minaccia ambientale globale (Fritze, Blashki, Burke, & Wiseman, 2008; Hayes, Blashki, Wiseman, Burke, & Reifels, 2018). Finora le ricerche esistenti si sono concentrate principalmente sugli effetti sulla salute mentale dell'esposizione diretta a condizioni climatiche avverse. Tuttavia, per la maggior parte delle persone, è probabile che l'esposizione ai cambiamenti climatici sia indiretta; essa avviene principalmente attraverso rappresentazioni virtuali dei media degli impatti ambientali in corso (Doherty & Clayton, 2011). I lavoratori/trici del comparto della raccolta rifiuti sono i primi soggetti che possono vedere quanto i comportamenti pro-ambientali vengono adottati e il loro impatto sull’ambiente e sulla possibilità di riciclare i materiali. Allo stesso tempo, essere i primi a adottare comportamenti pro-ambientali può aumentare in questi lavoratori/trici il senso di auto-efficacia individuale. Se si osservano anche comportamenti pro-ambientali in altri (gli/le utenti del servizio), è probabile che aumenti anche il senso di auto-efficacia collettiva.

L’obiettivo della ricerca è rilevare la prevalenza del fenomeno della preoccupazione da cambiamento climatico in lavoratori/trici che si occupano della raccolta dei rifiuti. Il campione verrà confrontato con lavoratori/trici che non si occupano della raccolta dei rifiuti. Il confronto permetterà di comprendere se la preoccupazione da cambiamento climatico è percepita maggiormente o meno da coloro che vedono in prima persona i comportamenti pro-ambientali nella raccolta dei rifiuti.

Il/la tesista collaborerà alla raccolta dati. Il territorio di riferimento è la Regione Piemonte.