L'approccio narrativo in psicoterapia: Temi critici e Appartenenze
Componenti
- Veglia Fabio (Coordinatore)
- Civilotti Cristina (Componente)
- Di Fini Giulia (Componente)
- Finzi Sarah (Dottorando)
Contatti
Settore ERC
Attività
1- Approccio narrativo, Temi di Vita e relazioni di attaccamento
Questa ricerca si propone di indagare a livello linguistico e semantico la presenza dei temi di vita (attrattori di significato) all'interno dei resoconti autobiografici adulti, al fine di riscontrare la regolarità e le modalità con cui essi organizzano il contenuto delle narrazioni. Tra le molteplici storie individuali scaturite dallo svolgersi dei sistemi motivazionali interpersonali (approccio cognitivo-evoluzionista), ci si è finora focalizzati sulle storie di attaccamento, raccolte attraverso l'Adult Attachment Interview (AAI). Sono stati esplorati i contenuti dei trascritti individuando gli indicatori tematici, al fine di arricchire il modello teorico presente. E' stato sviluppato uno strumento di codifica ad uso clinico, in grado di affiancare all'analisi della coerenza formale una valutazione semantica. Inoltre, sono stati identificati profili linguistici e tematici connessi a classificazione all'AAI.
2- La motivazione all'appartenenza e i suoi significati
La ricerca si è svolta principalmente a livello bibliografico, in modo trasversale a diverse discipline, con l'obiettivo di indagare il concetto di appartenenza/affiliazione, con riferimento all'approccio cognitivo-evoluzionista. E' emersa una panoramica della duplice motivazione al potere e all'affiliazione nell'ambito delle neuroscienze (le percezioni di affiliazione e isolamento sono connesse a circuiti coinvolti nella teoria della mente) e dell'endocrinologia. A livello ormonale sembra che l'organismo si sia adattato, nel corso dell'evoluzione, promuovendo comportamenti di tipo affiliativo attraverso l'azione del sistema dell'ossitocina che, in combinazione con altri ormoni, modula alcune delle risposte che l'organismo produce in situazioni ambientali e sociali complesse: queste ad esempio potrebbero riguardare la cura verso la prole e l'utilizzo di comportamenti di tipo affiliativo in circostanze di pericolo, l'appartenenza a gruppi con il fine di ridurre la risposta ad un evento stressante e la regolazione di comportamenti di tipo automatico, orientando l'azione in senso pro-sociale.
3 - Identità di Genere e attaccamento: un'indagine longitudinale
Il progetto di ricerca è svolto in forma di collaborazione tra il Dipartimento di Psicologia dell'Università di Torino, la Fondazione Molo, e il Centro Interdipartimentale Disturbi d'Identità di Genere Molinette di Torino (C.I.D.I.Ge.M.). Nella prima area di questo progetto lo studio mira a esplorare le tematiche relative alla propria storia di attaccamento infantile, l'influenza di eventuali esperienze infantili avverse e le capacità di riflettere sugli stati mentali propri e altrui degli individui adulti afferenti al C.I.D.I.Ge.M. La presenza di possibili sintomi dissociativi correlati al trauma viene valutata considerando anche la possibile associazione tra dissociazione somatoforme e disagio legato all'immagine corporea.
La prospettiva longitudinale dello studio ha l'obiettivo di indagare il ruolo del processo di transizione sul benessere delle persone T, in termini delle variabili considerate. Abbiamo esplorato se e come il processo di transizione influisce sulla continuità dei Modelli Operativi Interni e sulla Funzione Riflessiva (RF). Una prima tornata di risultati ha mostrato un’alta frequenza di attaccamento insicuro nel campione con indicatori frequenti di irresoluzione rispetto a lutti o traumi. A T1 (dopo all’intervento di riassegnazione chirurgica di sesso) è stato rilevato un incremento nella coerenza all’AAI e nei punteggi della RF.
1- Approccio narrativo, Temi di Vita e relazioni di attaccamento
Per il futuro ci si propone di sviluppare la linea di ricerca intrapresa analizzando, attraverso il Manuale di codifica costruito in precedenza, i temi narrativi all'interno delle storie individuali mediate dagli altri sistemi motivazionali interpersonali. Un'ulteriore linea di sviluppo potrebbe riguardare l'analisi narrativa dei trascritti della Child Attachment Interview, indagando le configurazioni di temi narrativi attorno ai modelli operativi interni in via di formazione del bambino. In generale, in ambito clinico disporre di un modello esplicativo dei temi critici, permetterebbe al terapeuta di orientarsi rispetto al sistema conoscitivo del paziente e ai nuclei semantici maggiormente critici, condizione utile per orientare la successiva riformulazione del problema e il successivo intervento psicoterapeutico.
2 - La motivazione all'appartenenza e i suoi significati
Sulla base dei riscontri in letteratura, l'obiettivo della ricerca è quello di studiare la fenomenologia dei comportamenti di appartenenza, a partire dall'ipotesi dell'esistenza di un sistema motivazionale interpersonale ad essi sotteso. A partire da una solida conoscenza dello stato dell'arte sull'argomento, il disegno di ricerca potrà essere composto da:
- (a) uno studio relativo ai correlati neuroendocrini dei processi connessi al manifestarsi del sistema appartenenze (attraverso situazioni stimolo);
- (b) un'analisi delle narrazioni attraverso interviste apposite che registrino il posizionamento effettivo dell'individuo in/out rispetto a gruppi di appartenenza, il posizionamento soggettivamente esperito e valutato come positivo/negativo, le modalità di gerarchizzazione delle molteplici appartenenze in situazioni critiche. In una seconda fase ci si occuperà del sistema appartenenze come strumento per definire e riconoscere la propria identità , indagando ognuno il proprio ambito di interesse.
3 - Identità di Genere e attaccamento: un'indagine longitudinale
Il progetto di ricerca prosegue nello sviluppo di ciascuna area menzionata. Un’ulteriore area di indagine riguarda la valutazione del desiderio di genitorialità nelle persone T senza figli e dell’esperienza della genitorialità
Nelle persone T che avevano figli prima del percorso di transizione.
4 - Interventi basati sulla mindfulness, traumi infantili e dissociazione
Questo studio ha lo scopo di indagare i benefici di un programma di mindfulness in termini di riduzione dei sintomi psicopatologici, riduzione della sintomatologia dissociativa, miglioramento della qualità della vita e miglioramento nella disposizione a essere consapevoli nella vita quotidiana. Lo studio mira anche ad esplorare l'associazione tra i tratti mindful e il benessere psicologico a seconda dell’esposizione ad esperienze infantili avverse (ACE), esplorando il ruolo delle competenze mindful come mediatori tra la presenza di traumi infantili e i sintomi dissociativi.
5- Malattie cardiovascolari, esperienze infantili avverse e PTSD
Il progetto di ricerca si situa nel campo della psicologia clinica e psicotraumatologia applicata all’ambito delle malattie cardiovascolari, con lo scopo di:
- a) indagare il ruolo di eventuali esperienze infantili avverse nello sviluppo di malattie cardiovascolari;
- b) valutare la manifestazione dei sintomi del PTSD e sintomi dissociativi legati all’evento malattia cardiaca e al processo di cura;
- c) investigare il ruolo del trattamento psicologico offerto dal Servizio di Psicologia di una struttura riabilitativa sui livelli di sintomatologia dissociativa e da stress acuto.
- Fondazione Carlo Molo Onlus di Torino
- Centro Interdipartimentale Disturbi d'Identità di Genere Molinette di Torino (C.I.D.I.Ge.M.)
- Centro Clinico Crocetta
- Casa di Cura Villa Serena
- Titolo della convenzione o del progetto finanziato e relativo importo:
"Identità di genere e attaccamento: un'indagine longitudinale" (circa 23.721 euro lordi all'anno + 19.101,76 euro lordi all'anno)
Ente con il quale è stata formalizzata la collaborazione:
Fondazione Carlo Molo Onlus (Torino)
1- Approccio narrativo, Temi di Vita e relazioni di attaccamento
Questa ricerca si propone di indagare a livello linguistico e semantico la presenza dei temi di vita (attrattori di significato) all'interno dei resoconti autobiografici adulti, al fine di riscontrare la regolarità e le modalità con cui essi organizzano il contenuto delle narrazioni. Tra le molteplici storie individuali scaturite dallo svolgersi dei sistemi motivazionali interpersonali (approccio cognitivo-evoluzionista), ci si è finora focalizzati sulle storie di attaccamento, raccolte attraverso l'Adult Attachment Interview (AAI). Sono stati esplorati i contenuti dei trascritti individuando gli indicatori tematici, al fine di arricchire il modello teorico presente. E' stato sviluppato uno strumento di codifica ad uso clinico, in grado di affiancare all'analisi della coerenza formale una valutazione semantica. Inoltre, sono stati identificati profili linguistici e tematici connessi a classificazione all'AAI.
2- La motivazione all'appartenenza e i suoi significati
La ricerca si è svolta principalmente a livello bibliografico, in modo trasversale a diverse discipline, con l'obiettivo di indagare il concetto di appartenenza/affiliazione, con riferimento all'approccio cognitivo-evoluzionista. E' emersa una panoramica della duplice motivazione al potere e all'affiliazione nell'ambito delle neuroscienze (le percezioni di affiliazione e isolamento sono connesse a circuiti coinvolti nella teoria della mente) e dell'endocrinologia. A livello ormonale sembra che l'organismo si sia adattato, nel corso dell'evoluzione, promuovendo comportamenti di tipo affiliativo attraverso l'azione del sistema dell'ossitocina che, in combinazione con altri ormoni, modula alcune delle risposte che l'organismo produce in situazioni ambientali e sociali complesse: queste ad esempio potrebbero riguardare la cura verso la prole e l'utilizzo di comportamenti di tipo affiliativo in circostanze di pericolo, l'appartenenza a gruppi con il fine di ridurre la risposta ad un evento stressante e la regolazione di comportamenti di tipo automatico, orientando l'azione in senso pro-sociale.
3 - Identità di Genere e attaccamento: un'indagine longitudinale
Il progetto di ricerca è svolto in forma di collaborazione tra il Dipartimento di Psicologia dell'Università di Torino, la Fondazione Molo, e il Centro Interdipartimentale Disturbi d'Identità di Genere Molinette di Torino (C.I.D.I.Ge.M.). Nella prima area di questo progetto lo studio mira a esplorare le tematiche relative alla propria storia di attaccamento infantile, l'influenza di eventuali esperienze infantili avverse e le capacità di riflettere sugli stati mentali propri e altrui degli individui adulti afferenti al C.I.D.I.Ge.M. La presenza di possibili sintomi dissociativi correlati al trauma viene valutata considerando anche la possibile associazione tra dissociazione somatoforme e disagio legato all'immagine corporea.
La prospettiva longitudinale dello studio ha l'obiettivo di indagare il ruolo del processo di transizione sul benessere delle persone T, in termini delle variabili considerate. Abbiamo esplorato se e come il processo di transizione influisce sulla continuità dei Modelli Operativi Interni e sulla Funzione Riflessiva (RF). Una prima tornata di risultati ha mostrato un’alta frequenza di attaccamento insicuro nel campione con indicatori frequenti di irresoluzione rispetto a lutti o traumi. A T1 (dopo all’intervento di riassegnazione chirurgica di sesso) è stato rilevato un incremento nella coerenza all’AAI e nei punteggi della RF.
1- Approccio narrativo, Temi di Vita e relazioni di attaccamento
Per il futuro ci si propone di sviluppare la linea di ricerca intrapresa analizzando, attraverso il Manuale di codifica costruito in precedenza, i temi narrativi all'interno delle storie individuali mediate dagli altri sistemi motivazionali interpersonali. Un'ulteriore linea di sviluppo potrebbe riguardare l'analisi narrativa dei trascritti della Child Attachment Interview, indagando le configurazioni di temi narrativi attorno ai modelli operativi interni in via di formazione del bambino. In generale, in ambito clinico disporre di un modello esplicativo dei temi critici, permetterebbe al terapeuta di orientarsi rispetto al sistema conoscitivo del paziente e ai nuclei semantici maggiormente critici, condizione utile per orientare la successiva riformulazione del problema e il successivo intervento psicoterapeutico.
2 - La motivazione all'appartenenza e i suoi significati
Sulla base dei riscontri in letteratura, l'obiettivo della ricerca è quello di studiare la fenomenologia dei comportamenti di appartenenza, a partire dall'ipotesi dell'esistenza di un sistema motivazionale interpersonale ad essi sotteso. A partire da una solida conoscenza dello stato dell'arte sull'argomento, il disegno di ricerca potrà essere composto da:
- (a) uno studio relativo ai correlati neuroendocrini dei processi connessi al manifestarsi del sistema appartenenze (attraverso situazioni stimolo);
- (b) un'analisi delle narrazioni attraverso interviste apposite che registrino il posizionamento effettivo dell'individuo in/out rispetto a gruppi di appartenenza, il posizionamento soggettivamente esperito e valutato come positivo/negativo, le modalità di gerarchizzazione delle molteplici appartenenze in situazioni critiche. In una seconda fase ci si occuperà del sistema appartenenze come strumento per definire e riconoscere la propria identità , indagando ognuno il proprio ambito di interesse.
3 - Identità di Genere e attaccamento: un'indagine longitudinale
Il progetto di ricerca prosegue nello sviluppo di ciascuna area menzionata. Un’ulteriore area di indagine riguarda la valutazione del desiderio di genitorialità nelle persone T senza figli e dell’esperienza della genitorialità
Nelle persone T che avevano figli prima del percorso di transizione.
4 - Interventi basati sulla mindfulness, traumi infantili e dissociazione
Questo studio ha lo scopo di indagare i benefici di un programma di mindfulness in termini di riduzione dei sintomi psicopatologici, riduzione della sintomatologia dissociativa, miglioramento della qualità della vita e miglioramento nella disposizione a essere consapevoli nella vita quotidiana. Lo studio mira anche ad esplorare l'associazione tra i tratti mindful e il benessere psicologico a seconda dell’esposizione ad esperienze infantili avverse (ACE), esplorando il ruolo delle competenze mindful come mediatori tra la presenza di traumi infantili e i sintomi dissociativi.
5- Malattie cardiovascolari, esperienze infantili avverse e PTSD
Il progetto di ricerca si situa nel campo della psicologia clinica e psicotraumatologia applicata all’ambito delle malattie cardiovascolari, con lo scopo di:
- a) indagare il ruolo di eventuali esperienze infantili avverse nello sviluppo di malattie cardiovascolari;
- b) valutare la manifestazione dei sintomi del PTSD e sintomi dissociativi legati all’evento malattia cardiaca e al processo di cura;
- c) investigare il ruolo del trattamento psicologico offerto dal Servizio di Psicologia di una struttura riabilitativa sui livelli di sintomatologia dissociativa e da stress acuto.
- Fondazione Carlo Molo Onlus di Torino
- Centro Interdipartimentale Disturbi d'Identità di Genere Molinette di Torino (C.I.D.I.Ge.M.)
- Centro Clinico Crocetta
- Casa di Cura Villa Serena
- Titolo della convenzione o del progetto finanziato e relativo importo:
"Identità di genere e attaccamento: un'indagine longitudinale" (circa 23.721 euro lordi all'anno + 19.101,76 euro lordi all'anno)
Ente con il quale è stata formalizzata la collaborazione:
Fondazione Carlo Molo Onlus (Torino)
Prodotti della ricerca
Cussino M., Crespi C., Mineccia V., Molo M., Manieri C., Veglia F., State of Mind of Attachment and Reflective Function in an Italian transsexual sample, European Journal of Trauma & Dissociation, in press.
Cussino, M., Crespi, C., Mineccia, V., Molo, M., Motta, G., & Veglia, F. (2017). Sociodemographic characteristics and traumatic experiences in an Italian transgender sample. International Journal of Transgenderism, 18(2), 215-226.
Gandino G, Di Fini G, Bernaudo A, Paltrinieri M, Castiglioni M, Veglia F. (2017) The impact of perinatal loss in maternity units: A psycholinguistic analysis of health professionals' reactions. Journal of health psychology 1359105317727841 [DOI PMID]
Gandino G, Bernaudo A, Di Fini G, Vanni I, Veglia F. (2017) Healthcare professionals' experiences of perinatal loss: A systematic review. Journal of health psychology 1359105317705981 [DOI PMID]
Veglia F, Di Fini G. (2017) Life Themes and Interpersonal Motivational Systems in the Narrative Self-construction. Frontiers in psychology 8 1897 [DOI PMID]
Gandino G., Bernaudo A., Di Fini G., Vanni I., Veglia F. (2016) Meanings of perinatal loss: a thematic analysis of health workers’ experiences, Minerva Psichiatrica, 57(3):104-12
Civilotti C, Castelli L, Binaschi L, Cussino M, Tesio V, Di Fini G, Veglia F, Torta R. (2015) Dissociative symptomatology in cancer patients. Frontiers in psychology 6 118 [DOI PMID]
Zaccagnino M, Cussino M, Preziosa A, Veglia F, Carassa A. (2015) Attachment representation in institutionalized children: a preliminary study using the child attachment interview. Clinical psychology & psychotherapy 22(2) 165-75 [DOI PMID]
Zaccagnino M, Cussino M, Saunders R, Jacobvitz D, Veglia F. (2014) Alternative caregiving figures and their role on adult attachment representations. Clinical psychology & psychotherapy 21(3) 276-87 [DOI PMID]
Cussino M., Zaccagnino M., Di Fini G., & Veglia F., (2013) Postnatal Depression And Prevention: Effects Of A Psychoeducational Intervention. Minerva Psichiatrica 51(1), 41-58.
Di Fini G., Civilotti C., Zaccagnino M., & Veglia F., (2013) Attaccamento Adulto e Temi di Vita: Una Ricerca Qualitativa attraverso l'Analisi Testuale delle Adult Attachment Interview. Quaderni Di Psicoterapia Cognitiva 32(20), 45-60.
Di Fini G., Zaccagnino M., Civilotti C., Cussino M., Callerame C., & Veglia F., (2013) Thematic and linguistic analysis of Adult Attachemtn Interview transcript: a survey on an Italian sample. Poster presented at VI International Attachment Conference, Pavia, IT.
Giorcelli, S., Gusmeroli., & Veglia, F. (2013). Narrazione e sessualità: l'esperienza di un gruppo. In C. Ruggerini,S. Manzotti, G. Griffo, & F. Veglia (Eds.), Narrazione e disabilità intellettiva (pp. 197- 218). Trento, IT: Centro Studi Erickson.
Veglia F., (2013) Narrazione: origine, funzioni e necessità. In C. Ruggerini, S. Manzotti, G. Griffo, & F. Veglia (Eds.), Narrazione e disabilità intellettiva (pp. 43- 62). Trento, IT: Centro Studi Erickson.
Civilotti C., Furno V., Di Fini G., Cussino M., & Veglia F., (2012) The Theme of Death in the transcripts of Adult Attachment Interviews in cancer patients: a pilot study. Proceedings IPOS 14th World Congress 2012, Brisbane, QLD.
Di Fini G., Cussino M., Zaccagnino M., & Veglia F., (2012) I Temi di Vita e la storia di attaccamento: uno studio esplorativo sui trascritti dell'AAI. Quaderni di Psicoterapia Cognitiva, 19 (1) 364.
Castellino N, Bosco FM, Marshall WL, Marshall LE, Veglia F. (2011) Mindreading abilities in sexual offenders: an analysis of theory of mind processes. Consciousness and cognition 20(4) 1612-24 [DOI PMID]
Zaccagnino M., Cussino M., Saunders R., Jacobvitz D., & Veglia F. (2011) Le figure alternative di attaccamento: impatto sulla modifica dello state of mind e sulla trasmissione intergenerazionale dei modelli operativi interni. Psicologia Clinica Dello Sviluppo, 3, 669-692.
De Marco I., Giorcelli S., Testa S., Veglia F., & Bara B. G. (2010) Contribution to an Assessment of the Validity of the SubjectiveTherapeutic Report Form (STReF) Using Second-Order Confirmatory Factor Analysis Approach to Multitrait-Multimethod Analysis. Bollettino Di Psicologia Applicata, 26,. 23-34.
Amanzio M., & Veglia F. (2009). Prospettive cognitiviste. In C. Albasi (Ed.), Psicopatologia e ragionamento clinico (pp. 223-234). Milano, IT: Raffaello Cortina.
Barone L., Del Giudice M., Fossati A., Manaresi F., Actis Perinetti B., Castelli P., Colle L., & Veglia F. (2009) Psychometric properties of the Manchester Child Attachment Story Task: An Italian multicentre study. International Journal of Behavioral Development, 33 (2), 185-190.